La proposta era stata avanzata al Santo Sinodo già nel 1913. Mosca, però, ha dovuto attendere ancora oltre cento anni per vedere realizzato un monumento alla memoria del martirio del patriarca Hermogen (sotto, un’icona a lui dedicata) strenuo difensore della libertà della Russia ucciso nel 1612. L’effigie del patriarca, elevato all’onore degli altari dalla Chiesa ortodossa proprio nel 1913, è stata collocata nei Giardini di Alessandro, sotto le mura del Cremlino nei cui sotterranei Hermogen trovò la morte. “Si tratta di un luogo ricco di significati simbolici”, ha commentato il patriarca di Mosca Kirill, presenziando alla cerimonia di inaugurazione insieme al patriarca di Gerusalemme, Teofilo III.
Nato nel 1530, Hermogen nel 1589 divenne il primo metropolita di Kazan: sin da subito si dedicò al servizio missionario fra i tartari e alla diffusione del culto dell’icona della Madre di Dio di Kazan, scoperta per un evento miracoloso nel 1579. Nel 1594 redasse anche un’accurata cronaca nella quale descrisse i fatti prodigiosi avvenuti in quegli anni a Kazan e attribuibili alla venerata immagine. Nel 1606 fu eletto patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Si oppose strenuamente alla presenza di rappresentanti stranieri sul trono russo e, per questo, chiese con forza il ritiro delle truppe polacche dalla Russia. Per l’opposizione al potere fu rinchiuso nel monastero Chudov, nei pressi del Cremlino, da dove lanciò ripetuti proclami al popolo, incitandolo alla lotta, fino all’uccisione, avvenuta nel 1612.
La commemorazione liturgica del Santo patriarca avviene, per la Chiesa ortodossa, il 17 febbraio, giorno del martirio, e il 12 maggio, giorno della glorificazione.