Descrizione
Questa maestosa icona russa del XVIII secolo raffigura il Profeta Davide, una delle figure più importanti dell’Antico Testamento. Proveniente da Jaroslavl’ e destinata al registro superiore dell’iconostasi, essa faceva parte dell’ordine dei profeti, che rappresentava la Chiesa veterotestamentaria, da Mosè a Cristo. Il ciclo dei profeti nelle iconostasi preannuncia e prefigura la venuta del Messia, sottolineando il legame spirituale e genealogico tra il Vecchio e il Nuovo Testamento.
Davide è raffigurato in piedi, con abiti regali e una corona decorata: simboli della sua autorità regale. La dalmatica blu, finemente decorata, e il mantello rosso esprimono la dignità profetica e monarchica del personaggio. Nella mano sinistra regge un modellino architettonico, probabilmente simbolo del Tempio di Gerusalemme, mentre nella destra tiene uno scettro e un cartiglio che riporta le parole tratte dal Salmo 131: “Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l’arca della tua potenza”.
Il Profeta Davide, secondo re d’Israele e autore dei Salmi, è venerato dalla tradizione cristiana come figura centrale nella genealogia di Cristo, a cui viene riferito il titolo “Figlio di Davide”. La sua memoria liturgica è celebrata il 26 dicembre, nella Sinassi della Madre di Dio, sottolineando il legame tra Davide e la Vergine Maria.
Nella devozione popolare Davide è invocato come “psalmopvets”, cioè colui che canta i salmi, protettore contro la rabbia e l’aggressività. Il suo ruolo spirituale è tanto profondo quanto poetico: cantore ispirato, re giusto e profeta della salvezza.