Descrizione
DESCRIZIONE: La figura di Giovanni Battista occupa un posto singolare nel culto e nell’iconografia cristiana. Il racconto evangelico è la fonte principale delle sue raffigurazioni. L’immagine dell’icona è riferita all’ultimo episodio della vita di san Giovanni. Scrive san Matteo (14, 6-12): “Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: “Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista”. Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.”. L’icona raffigura il capo reciso di Giovanni Battista offerto su un vassoio a Solomè. Le icone di questo soggetto di solito erano esposte alla venerazione dei fedeli nel giorno della commemorazione della Decollazione di Giovanni Battista fissata al 29 agosto, probabile data del ritrovamento della reliquia del capo del Santo avvenuto nel IX secolo che diede un nuovo impulso al suo culto.
II capo decollato del profeta è raffigurato in un vassoio posto sull’altare. Il suo volto con gli zigomi accentuati è inquadrato da capelli scuri non pettinati, due ciocche cadono fuori del vassoio. La carnagione del volto è scura, le rughe profonde sotto gli occhi e sulla fronte rivelano sofferenza. L’espressione del volto è comunque serena. Viene messa così in evidenza, attraverso questo ritratto, la personalità del santo asceta. La parte interna del vassoio di color rosso, richiama il colore del sangue versato dal martire. La tradizione patristica interpreta il martirio e il sacrifìcio della vita del Battista come una prefigurazione del futuro sacrifìcio di Gesù. Come profeta e precursore di Cristo san Giovanni unisce l’Antico e il Nuovo Testamento, poiché considerato il primo martire della nuova fede.
Nell’angolo sinistro in alto si affaccia fra le nubi di color rosa e ocra Dio Padre che benedice il sacrifìcio del profeta. Dio Sabaoth sorregge un globo con gli strumenti della Passione di Cristo: il sacrifìcio di Giovanni è un preludio di quello di Gesù. Nell’angolo destro vi è un drappo rosso sollevato, simbolo del mistero che si rivela. Sul bordo sinistro della tavola è raffigurato il profeta Simeone, colui che accolse Gesù Bambino nel Tempio di Gerusalemme. Sul bordo destro si presenta la martire Maura. In alto corre la scritta in caratteri rossi “Capo del santo profeta Giovanni Battista”.
ANNOTAZIONI ARTISTICHE: La pittura reca l’impronta del barocco provinciale: è tipico il colorito sgargiante, costruito sull’accostamento di rosso fuoco e la splendida doratura di fondo caratteristica della scuola di Vetka. La tavola in esame dalla rara iconografia si presenta in ottimo stato di conservazione.