Descrizione
DESCRIZIONE:Oltre ai testi dell’Apocalisse di San Giovanni, alla base dell’iconografìa del «Giudizio universale» troviamo alcune parabole evangeliche e profezie veterotestamentarie, come pure vite di Santi e apocrifi (ad essi si riferiscono le lunghe scritte verticali ai lati della composizione).
Al centro della composizione appare la raffigurazione di Cristo Giudice nella gloria, benedicente. Ai suoi lati sono ritti in preghiera la Madre di Dio e Giovanni Battista, i dodici apostoli sono assisi in trono con i libri aperti (Mt 19,28). Più sotto, alla destra e alla sinistra di Cristo, sono raffigurati giusti e peccatori, che si presentano al Giudizio (Mt25,31-46); al centro vediamo l’Etimazia, il trono preparato per il Giudizio, su cui sono posati i vasi liturgici e il Vangelo aperto, assimilato qui al Libro della Vita di cui parla l’Apocalisse (Ap 5,1-3). Dietro il trono è visibile la croce del Calvario, allusione al sacrifìcio che da al Salvatore il diritto di aprire il Libro e giudicare il mondo (Ap 5,9-10).
Poco più in basso, a sinistra, nei giardini dell’Eden a cui i giusti stanno accedendo attraverso le porte del paradiso, vegliate da un cherubino (Gen 3,24), sono rappresentati i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe con le anime dei giusti (il «Seno di Abramo», cfr. Le 16,22).
Nella parte inferiore dell’icona vediamo la raffigurazione dell’inferno. A destra è rappresentato l’Ade con Satana che tiene fra le braccia l’anima di Giuda. Da Satana parte una catena che avvince tutti coloro che entrano tristemente all’inferno, sospinti a sinistra da un demonio.
Tra i soggetti che ricorrono solo nell’iconografìa russa tardiva, appaiono la raffigurazione del serpente, che dall’inferno striscia fino al trono dell’Etimazia; sulle spire del serpente appaiono cerchi con i nomi delle prove attraverso cui deve passare l’anima umana per purificarsi dei peccati e giungere nel Regno dei cicli. In basso, i vari supplizi a cui sono condannati i peccatori all’inferno.