Descrizione
DESCRIZIONE: Le icone mariane miracolose erano particolarmente venerate dal popolo russo.Una delle più amate è quella della Madre di Dio dì Kazan’. La diffusione delle sue copie, soprattutto nell’ambito del culto domestico, è paragonabile soltanto alle immagini del Salvatore e di san Nicola di Myra. Le fonti scritte narrano che la Vergine apparve nel 1579 ad una bambina dopo un incendio che distrusse la città di Kazan, indicandole macerie di una casa bruciata, luogo in cui fu sepolta una sua icona. Circa un quarto di secolo prima, nel 1552, lo zar Ivan il Terribile aveva sottomesso il khanato di Kazan’, ponendo fine alla dominazione tatara. La cristianizzazio¬ne della città procedeva tuttavia a rilento, a causa della forte resistenza del ben radicato elemento mussulmano. In questo contesto si inserisce la miracolosa comparsa dell’icona mariana. L’evento viene trascritto nel 1594 da Ermogen, metropolita di Kazan’. L’icona ritrovata venne trasportata nella cattedrale della città. Da allora essa cominciò a operare numerosi miracoli, e accompagnò l’esercito russo nel 1612, durante la liberazione di Mosca dai polacchi. Nell’anno 1649 lo zar Aleksej Michajlovic istituì la festa dell’icona che tuttora viene celebrata il 22 ottobre. L’icona fu poi trasferita a San Pietroburgo, nella cattedrale della Madre di Dio di Kazan per ordine di Pietro il Grande, dove fu custodita come la più preziosa reliquia della capitale.
L’icona in esame rappresenta una replica dell’immagine miracolosa della Madre di Dio. La peculiarità di questo tipo iconografico è la posizione dei. personaggi raffigurati: la Madre di Dio è rappresentata a mezzobusto, china lievemente il capo verso il Figlio, mentre il Bambino è raffigurato fino alle ginocchia, in posizione frontale. La sua mano sinistra è coperta dal mantello, quella destra è levata in gesto di benedizione. La finezza dei lineamenti del volto della Vergine e di Gesù è accentuata dalle pennellate bianche, sono colpi di luce che irradiano i volti del Salvatore e della sua Madre.
L’icona porta un prezioso rivestimento d’argento dorato che copre tutta la tavola lasciando scoperti solo i volti e la mano di Cristo. I bordi e il nimbo della Vergine sono decorati con minuti ornamenti vegetali. La lavorazione delle vesti della Madre di Dio e del Bambino realizzate a rilievo rendono il senso di volume, della profondità delle pieghe, mentre gli elementi decorativi rimangono lisci e danno un effetto dì iridescenza. Il maphorinon presenta un decoro di grossi motivi vegetali, mentre il manto di Gesù è ornato di puntini. I punzoni portano la data di esecuzione 1876, la sigla del maestro HH e l’emblema di Mosca (san Giorgio a cavallo)