Descrizione
DESCRIZIONE: La tavola raffigurante san Basilio proviene dall’ordine della Deesis di un’iconostasi. Il santo è raffigurato a statura intera, rivolto di tre quarti verso la sua sinistra dove si trova l’immagine centrale della Deesis, quella di Cristo Giudice. Egli indossa una veste vescovile – un polystaurion bianco decorato di croci e un omophorion verde sulle spalle, con la mano sinistra regge un libro, con la destra è sollevata nel gesto di preghiera. In alto corre la scritta in parte danneggiata “Santo Basilio”.
Basilio il Grande nacque a Cesarea verso 329-330. Era fratello di un altro grande teologo, Gregorio di Nissa. Studiò a Costantinopoli poi ad Atene dove strinse i rapporti di amicizia con Gregorio il Teologo, un altro Dottore della Chiesa. Dopo aver terminato gli studi il santo tornò in patria, ma presto distribuì i propri beni ai poveri e si ritirò in un eremo dove sorse un monastero. Qui san Basilio si dedicò ad una vita ascetica fatta di preghiera, di lavoro di austerità e di studio. Nel 370 egli fu ordinato vescovo di Cesarea e di tutta la Cappadocia, morì nel 379 appena cinquantenne stremato dalla vita ascetica e dall’intenso lavoro.
San Basilio è venerato sia in Oriente sia in Occidente come Dottore della Chiesa che si era meritato già dai contemporanei il titolo del ‘Grande’. E’ l’autore di numerose opere, fra cui la più importante è la Divina Liturgia tuttora celebrata nella Chiesa ortodossa. Grande legislatore e pastore della Chiesa, compose due regole monastiche d’importanza fondamentale dove espose i suoi pensieri sulla vita ascetica, sui metodi migliori per distaccarsi dal mondo e sull’organizzazione della comunità monastica. Nutriva una profonda ammirazione per i grandi asceti d’Egitto e dell’Asia Minore e pose la loro esperienza spirituale come il fondamento delle regole. Il dipinto fu eseguito in una bottega pittorica all’inizio del XVIII secolo nella Russia centrale.